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diff --git a/Documentation/translations/it_IT/doc-guide/kernel-doc.rst b/Documentation/translations/it_IT/doc-guide/kernel-doc.rst index a4ecd8f27631..524ad86cadbb 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/doc-guide/kernel-doc.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/doc-guide/kernel-doc.rst @@ -515,6 +515,22 @@ internal: *[source-pattern ...]* .. kernel-doc:: drivers/gpu/drm/i915/intel_audio.c :internal: +identifiers: *[ function/type ...]* + Include la documentazione per ogni *function* e *type* in *source*. + Se non vengono esplicitamente specificate le funzioni da includere, allora + verranno incluse tutte quelle disponibili in *source*. + + Esempi:: + + .. kernel-doc:: lib/bitmap.c + :identifiers: bitmap_parselist bitmap_parselist_user + + .. kernel-doc:: lib/idr.c + :identifiers: + +functions: *[ function ...]* + Questo è uno pseudonimo, deprecato, per la direttiva 'identifiers'. + doc: *title* Include la documentazione del paragrafo ``DOC:`` identificato dal titolo (*title*) all'interno del file sorgente (*source*). Gli spazi in *title* sono @@ -528,15 +544,6 @@ doc: *title* .. kernel-doc:: drivers/gpu/drm/i915/intel_audio.c :doc: High Definition Audio over HDMI and Display Port -functions: *function* *[...]* - Dal file sorgente (*source*) include la documentazione per le funzioni - elencate (*function*). - - Esempio:: - - .. kernel-doc:: lib/bitmap.c - :functions: bitmap_parselist bitmap_parselist_user - Senza alcuna opzione, la direttiva kernel-doc include tutti i commenti di documentazione presenti nel file sorgente (*source*). diff --git a/Documentation/translations/it_IT/kernel-hacking/hacking.rst b/Documentation/translations/it_IT/kernel-hacking/hacking.rst index 24c592852bf1..6aab27a8d323 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/kernel-hacking/hacking.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/kernel-hacking/hacking.rst @@ -627,6 +627,24 @@ Alcuni manutentori e sviluppatori potrebbero comunque richiedere :c:func:`EXPORT_SYMBOL_GPL()` quando si aggiungono nuove funzionalità o interfacce. +:c:func:`EXPORT_SYMBOL_NS()` +---------------------------- + +Definita in ``include/linux/export.h`` + +Questa è una variate di `EXPORT_SYMBOL()` che permette di specificare uno +spazio dei nomi. Lo spazio dei nomi è documentato in +:doc:`../core-api/symbol-namespaces` + +:c:func:`EXPORT_SYMBOL_NS_GPL()` +-------------------------------- + +Definita in ``include/linux/export.h`` + +Questa è una variate di `EXPORT_SYMBOL_GPL()` che permette di specificare uno +spazio dei nomi. Lo spazio dei nomi è documentato in +:doc:`../core-api/symbol-namespaces` + Procedure e convenzioni ======================= diff --git a/Documentation/translations/it_IT/kernel-hacking/locking.rst b/Documentation/translations/it_IT/kernel-hacking/locking.rst index b9a6be4b8499..4615df5723fb 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/kernel-hacking/locking.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/kernel-hacking/locking.rst @@ -159,17 +159,17 @@ Sincronizzazione in contesto utente Se avete una struttura dati che verrà utilizzata solo dal contesto utente, allora, per proteggerla, potete utilizzare un semplice mutex (``include/linux/mutex.h``). Questo è il caso più semplice: inizializzate il -mutex; invocate :c:func:`mutex_lock_interruptible()` per trattenerlo e -:c:func:`mutex_unlock()` per rilasciarlo. C'è anche :c:func:`mutex_lock()` +mutex; invocate mutex_lock_interruptible() per trattenerlo e +mutex_unlock() per rilasciarlo. C'è anche mutex_lock() ma questa dovrebbe essere evitata perché non ritorna in caso di segnali. Per esempio: ``net/netfilter/nf_sockopt.c`` permette la registrazione -di nuove chiamate per :c:func:`setsockopt()` e :c:func:`getsockopt()` -usando la funzione :c:func:`nf_register_sockopt()`. La registrazione e +di nuove chiamate per setsockopt() e getsockopt() +usando la funzione nf_register_sockopt(). La registrazione e la rimozione vengono eseguite solamente quando il modulo viene caricato o scaricato (e durante l'avvio del sistema, qui non abbiamo concorrenza), e la lista delle funzioni registrate viene consultata solamente quando -:c:func:`setsockopt()` o :c:func:`getsockopt()` sono sconosciute al sistema. +setsockopt() o getsockopt() sono sconosciute al sistema. In questo caso ``nf_sockopt_mutex`` è perfetto allo scopo, in particolar modo visto che setsockopt e getsockopt potrebbero dormire. @@ -179,19 +179,19 @@ Sincronizzazione fra il contesto utente e i softirq Se un softirq condivide dati col contesto utente, avete due problemi. Primo, il contesto utente corrente potrebbe essere interroto da un softirq, e secondo, la sezione critica potrebbe essere eseguita da un altro -processore. Questo è quando :c:func:`spin_lock_bh()` +processore. Questo è quando spin_lock_bh() (``include/linux/spinlock.h``) viene utilizzato. Questo disabilita i softirq -sul processore e trattiene il *lock*. Invece, :c:func:`spin_unlock_bh()` fa +sul processore e trattiene il *lock*. Invece, spin_unlock_bh() fa l'opposto. (Il suffisso '_bh' è un residuo storico che fa riferimento al "Bottom Halves", il vecchio nome delle interruzioni software. In un mondo perfetto questa funzione si chiamerebbe 'spin_lock_softirq()'). -Da notare che in questo caso potete utilizzare anche :c:func:`spin_lock_irq()` -o :c:func:`spin_lock_irqsave()`, queste fermano anche le interruzioni hardware: +Da notare che in questo caso potete utilizzare anche spin_lock_irq() +o spin_lock_irqsave(), queste fermano anche le interruzioni hardware: vedere :ref:`Contesto di interruzione hardware <it_hardirq-context>`. Questo funziona alla perfezione anche sui sistemi monoprocessore: gli spinlock -svaniscono e questa macro diventa semplicemente :c:func:`local_bh_disable()` +svaniscono e questa macro diventa semplicemente local_bh_disable() (``include/linux/interrupt.h``), la quale impedisce ai softirq d'essere eseguiti. @@ -224,8 +224,8 @@ Differenti tasklet/timer ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Se un altro tasklet/timer vuole condividere dati col vostro tasklet o timer, -allora avrete bisogno entrambe di :c:func:`spin_lock()` e -:c:func:`spin_unlock()`. Qui :c:func:`spin_lock_bh()` è inutile, siete già +allora avrete bisogno entrambe di spin_lock() e +spin_unlock(). Qui spin_lock_bh() è inutile, siete già in un tasklet ed avete la garanzia che nessun altro verrà eseguito sullo stesso processore. @@ -243,13 +243,13 @@ processore (vedere :ref:`Dati per processore <it_per-cpu>`). Se siete arrivati fino a questo punto nell'uso dei softirq, probabilmente tenete alla scalabilità delle prestazioni abbastanza da giustificarne la complessità aggiuntiva. -Dovete utilizzare :c:func:`spin_lock()` e :c:func:`spin_unlock()` per +Dovete utilizzare spin_lock() e spin_unlock() per proteggere i dati condivisi. Diversi Softirqs ~~~~~~~~~~~~~~~~ -Dovete utilizzare :c:func:`spin_lock()` e :c:func:`spin_unlock()` per +Dovete utilizzare spin_lock() e spin_unlock() per proteggere i dati condivisi, che siano timer, tasklet, diversi softirq o lo stesso o altri softirq: uno qualsiasi di essi potrebbe essere in esecuzione su un diverso processore. @@ -270,40 +270,40 @@ Se un gestore di interruzioni hardware condivide dati con un softirq, allora avrete due preoccupazioni. Primo, il softirq può essere interrotto da un'interruzione hardware, e secondo, la sezione critica potrebbe essere eseguita da un'interruzione hardware su un processore diverso. Questo è il caso -dove :c:func:`spin_lock_irq()` viene utilizzato. Disabilita le interruzioni -sul processore che l'esegue, poi trattiene il lock. :c:func:`spin_unlock_irq()` +dove spin_lock_irq() viene utilizzato. Disabilita le interruzioni +sul processore che l'esegue, poi trattiene il lock. spin_unlock_irq() fa l'opposto. -Il gestore d'interruzione hardware non usa :c:func:`spin_lock_irq()` perché -i softirq non possono essere eseguiti quando il gestore d'interruzione hardware -è in esecuzione: per questo si può usare :c:func:`spin_lock()`, che è un po' +Il gestore d'interruzione hardware non ha bisogno di usare spin_lock_irq() +perché i softirq non possono essere eseguiti quando il gestore d'interruzione +hardware è in esecuzione: per questo si può usare spin_lock(), che è un po' più veloce. L'unica eccezione è quando un altro gestore d'interruzioni -hardware utilizza lo stesso *lock*: :c:func:`spin_lock_irq()` impedirà a questo +hardware utilizza lo stesso *lock*: spin_lock_irq() impedirà a questo secondo gestore di interrompere quello in esecuzione. Questo funziona alla perfezione anche sui sistemi monoprocessore: gli spinlock -svaniscono e questa macro diventa semplicemente :c:func:`local_irq_disable()` +svaniscono e questa macro diventa semplicemente local_irq_disable() (``include/asm/smp.h``), la quale impedisce a softirq/tasklet/BH d'essere eseguiti. -:c:func:`spin_lock_irqsave()` (``include/linux/spinlock.h``) è una variante che +spin_lock_irqsave() (``include/linux/spinlock.h``) è una variante che salva lo stato delle interruzioni in una variabile, questa verrà poi passata -a :c:func:`spin_unlock_irqrestore()`. Questo significa che lo stesso codice +a spin_unlock_irqrestore(). Questo significa che lo stesso codice potrà essere utilizzato in un'interruzione hardware (dove le interruzioni sono già disabilitate) e in un softirq (dove la disabilitazione delle interruzioni è richiesta). Da notare che i softirq (e quindi tasklet e timer) sono eseguiti al ritorno -da un'interruzione hardware, quindi :c:func:`spin_lock_irq()` interrompe +da un'interruzione hardware, quindi spin_lock_irq() interrompe anche questi. Tenuto conto di questo si può dire che -:c:func:`spin_lock_irqsave()` è la funzione di sincronizzazione più generica +spin_lock_irqsave() è la funzione di sincronizzazione più generica e potente. Sincronizzazione fra due gestori d'interruzioni hardware -------------------------------------------------------- Condividere dati fra due gestori di interruzione hardware è molto raro, ma se -succede, dovreste usare :c:func:`spin_lock_irqsave()`: è una specificità +succede, dovreste usare spin_lock_irqsave(): è una specificità dell'architettura il fatto che tutte le interruzioni vengano interrotte quando si eseguono di gestori di interruzioni. @@ -317,11 +317,11 @@ Pete Zaitcev ci offre il seguente riassunto: il mutex e dormire (``copy_from_user*(`` o ``kmalloc(x,GFP_KERNEL)``). - Altrimenti (== i dati possono essere manipolati da un'interruzione) usate - :c:func:`spin_lock_irqsave()` e :c:func:`spin_unlock_irqrestore()`. + spin_lock_irqsave() e spin_unlock_irqrestore(). - Evitate di trattenere uno spinlock per più di 5 righe di codice incluse le chiamate a funzione (ad eccezione di quell per l'accesso come - :c:func:`readb()`). + readb()). Tabella dei requisiti minimi ---------------------------- @@ -334,7 +334,7 @@ processore alla volta, ma se deve condividere dati con un altro thread, allora la sincronizzazione è necessaria). Ricordatevi il suggerimento qui sopra: potete sempre usare -:c:func:`spin_lock_irqsave()`, che è un sovrainsieme di tutte le altre funzioni +spin_lock_irqsave(), che è un sovrainsieme di tutte le altre funzioni per spinlock. ============== ============= ============= ========= ========= ========= ========= ======= ======= ============== ============== @@ -378,13 +378,13 @@ protetti dal *lock* quando qualche altro thread lo sta già facendo trattenendo il *lock*. Potrete acquisire il *lock* più tardi se vi serve accedere ai dati protetti da questo *lock*. -La funzione :c:func:`spin_trylock()` non ritenta di acquisire il *lock*, +La funzione spin_trylock() non ritenta di acquisire il *lock*, se ci riesce al primo colpo ritorna un valore diverso da zero, altrimenti se fallisce ritorna 0. Questa funzione può essere utilizzata in un qualunque -contesto, ma come :c:func:`spin_lock()`: dovete disabilitare i contesti che +contesto, ma come spin_lock(): dovete disabilitare i contesti che potrebbero interrompervi e quindi trattenere lo spinlock. -La funzione :c:func:`mutex_trylock()` invece di sospendere il vostro processo +La funzione mutex_trylock() invece di sospendere il vostro processo ritorna un valore diverso da zero se è possibile trattenere il lock al primo colpo, altrimenti se fallisce ritorna 0. Nonostante non dorma, questa funzione non può essere usata in modo sicuro in contesti di interruzione hardware o @@ -506,7 +506,7 @@ della memoria che il suo contenuto sono protetti dal *lock*. Questo caso è semplice dato che copiamo i dati dall'utente e non permettiamo mai loro di accedere direttamente agli oggetti. -C'è una piccola ottimizzazione qui: nella funzione :c:func:`cache_add()` +C'è una piccola ottimizzazione qui: nella funzione cache_add() impostiamo i campi dell'oggetto prima di acquisire il *lock*. Questo è sicuro perché nessun altro potrà accedervi finché non lo inseriremo nella memoria. @@ -514,7 +514,7 @@ nella memoria. Accesso dal contesto utente --------------------------- -Ora consideriamo il caso in cui :c:func:`cache_find()` può essere invocata +Ora consideriamo il caso in cui cache_find() può essere invocata dal contesto d'interruzione: sia hardware che software. Un esempio potrebbe essere un timer che elimina oggetti dalla memoria. @@ -583,15 +583,15 @@ sono quelle rimosse, mentre quelle ``+`` sono quelle aggiunte. return ret; } -Da notare che :c:func:`spin_lock_irqsave()` disabiliterà le interruzioni +Da notare che spin_lock_irqsave() disabiliterà le interruzioni se erano attive, altrimenti non farà niente (quando siamo già in un contesto d'interruzione); dunque queste funzioni possono essere chiamante in sicurezza da qualsiasi contesto. -Sfortunatamente, :c:func:`cache_add()` invoca :c:func:`kmalloc()` con +Sfortunatamente, cache_add() invoca kmalloc() con l'opzione ``GFP_KERNEL`` che è permessa solo in contesto utente. Ho supposto -che :c:func:`cache_add()` venga chiamata dal contesto utente, altrimenti -questa opzione deve diventare un parametro di :c:func:`cache_add()`. +che cache_add() venga chiamata dal contesto utente, altrimenti +questa opzione deve diventare un parametro di cache_add(). Esporre gli oggetti al di fuori del file ---------------------------------------- @@ -610,7 +610,7 @@ Il secondo problema è il problema del ciclo di vita: se un'altra struttura mantiene un puntatore ad un oggetto, presumibilmente si aspetta che questo puntatore rimanga valido. Sfortunatamente, questo è garantito solo mentre si trattiene il *lock*, altrimenti qualcuno potrebbe chiamare -:c:func:`cache_delete()` o peggio, aggiungere un oggetto che riutilizza lo +cache_delete() o peggio, aggiungere un oggetto che riutilizza lo stesso indirizzo. Dato che c'è un solo *lock*, non potete trattenerlo a vita: altrimenti @@ -710,9 +710,9 @@ Ecco il codice:: } Abbiamo incapsulato il contatore di riferimenti nelle tipiche funzioni -di 'get' e 'put'. Ora possiamo ritornare l'oggetto da :c:func:`cache_find()` +di 'get' e 'put'. Ora possiamo ritornare l'oggetto da cache_find() col vantaggio che l'utente può dormire trattenendo l'oggetto (per esempio, -:c:func:`copy_to_user()` per copiare il nome verso lo spazio utente). +copy_to_user() per copiare il nome verso lo spazio utente). Un altro punto da notare è che ho detto che il contatore dovrebbe incrementarsi per ogni puntatore ad un oggetto: quindi il contatore di riferimenti è 1 @@ -727,8 +727,8 @@ Ci sono un certo numbero di operazioni atomiche definite in ``include/asm/atomic.h``: queste sono garantite come atomiche su qualsiasi processore del sistema, quindi non sono necessari i *lock*. In questo caso è più semplice rispetto all'uso degli spinlock, benché l'uso degli spinlock -sia più elegante per casi non banali. Le funzioni :c:func:`atomic_inc()` e -:c:func:`atomic_dec_and_test()` vengono usate al posto dei tipici operatori di +sia più elegante per casi non banali. Le funzioni atomic_inc() e +atomic_dec_and_test() vengono usate al posto dei tipici operatori di incremento e decremento, e i *lock* non sono più necessari per proteggere il contatore stesso. @@ -820,7 +820,7 @@ al nome di cambiare abbiamo tre possibilità: - Si può togliere static da ``cache_lock`` e dire agli utenti che devono trattenere il *lock* prima di modificare il nome di un oggetto. -- Si può fornire una funzione :c:func:`cache_obj_rename()` che prende il +- Si può fornire una funzione cache_obj_rename() che prende il *lock* e cambia il nome per conto del chiamante; si dirà poi agli utenti di usare questa funzione. @@ -878,11 +878,11 @@ Da notare che ho deciso che il contatore di popolarità dovesse essere protetto da ``cache_lock`` piuttosto che dal *lock* dell'oggetto; questo perché è logicamente parte dell'infrastruttura (come :c:type:`struct list_head <list_head>` nell'oggetto). In questo modo, -in :c:func:`__cache_add()`, non ho bisogno di trattenere il *lock* di ogni +in __cache_add(), non ho bisogno di trattenere il *lock* di ogni oggetto mentre si cerca il meno popolare. Ho anche deciso che il campo id è immutabile, quindi non ho bisogno di -trattenere il lock dell'oggetto quando si usa :c:func:`__cache_find()` +trattenere il lock dell'oggetto quando si usa __cache_find() per leggere questo campo; il *lock* dell'oggetto è usato solo dal chiamante che vuole leggere o scrivere il campo name. @@ -907,7 +907,7 @@ Questo è facile da diagnosticare: non è uno di quei problemi che ti tengono sveglio 5 notti a parlare da solo. Un caso un pochino più complesso; immaginate d'avere una spazio condiviso -fra un softirq ed il contesto utente. Se usate :c:func:`spin_lock()` per +fra un softirq ed il contesto utente. Se usate spin_lock() per proteggerlo, il contesto utente potrebbe essere interrotto da un softirq mentre trattiene il lock, da qui il softirq rimarrà in attesa attiva provando ad acquisire il *lock* già trattenuto nel contesto utente. @@ -1006,12 +1006,12 @@ potreste fare come segue:: spin_unlock_bh(&list_lock); Primo o poi, questo esploderà su un sistema multiprocessore perché un -temporizzatore potrebbe essere già partiro prima di :c:func:`spin_lock_bh()`, -e prenderà il *lock* solo dopo :c:func:`spin_unlock_bh()`, e cercherà +temporizzatore potrebbe essere già partiro prima di spin_lock_bh(), +e prenderà il *lock* solo dopo spin_unlock_bh(), e cercherà di eliminare il suo oggetto (che però è già stato eliminato). Questo può essere evitato controllando il valore di ritorno di -:c:func:`del_timer()`: se ritorna 1, il temporizzatore è stato già +del_timer(): se ritorna 1, il temporizzatore è stato già rimosso. Se 0, significa (in questo caso) che il temporizzatore è in esecuzione, quindi possiamo fare come segue:: @@ -1032,9 +1032,9 @@ esecuzione, quindi possiamo fare come segue:: spin_unlock_bh(&list_lock); Un altro problema è l'eliminazione dei temporizzatori che si riavviano -da soli (chiamando :c:func:`add_timer()` alla fine della loro esecuzione). +da soli (chiamando add_timer() alla fine della loro esecuzione). Dato che questo è un problema abbastanza comune con una propensione -alle corse critiche, dovreste usare :c:func:`del_timer_sync()` +alle corse critiche, dovreste usare del_timer_sync() (``include/linux/timer.h``) per gestire questo caso. Questa ritorna il numero di volte che il temporizzatore è stato interrotto prima che fosse in grado di fermarlo senza che si riavviasse. @@ -1116,7 +1116,7 @@ chiamata ``list``:: wmb(); list->next = new; -La funzione :c:func:`wmb()` è una barriera di sincronizzazione delle +La funzione wmb() è una barriera di sincronizzazione delle scritture. Questa garantisce che la prima operazione (impostare l'elemento ``next`` del nuovo elemento) venga completata e vista da tutti i processori prima che venga eseguita la seconda operazione (che sarebbe quella di mettere @@ -1127,7 +1127,7 @@ completamente il nuovo elemento; oppure che lo vedano correttamente e quindi il puntatore ``next`` deve puntare al resto della lista. Fortunatamente, c'è una funzione che fa questa operazione sulle liste -:c:type:`struct list_head <list_head>`: :c:func:`list_add_rcu()` +:c:type:`struct list_head <list_head>`: list_add_rcu() (``include/linux/list.h``). Rimuovere un elemento dalla lista è anche più facile: sostituiamo il puntatore @@ -1138,7 +1138,7 @@ l'elemento o lo salteranno. list->next = old->next; -La funzione :c:func:`list_del_rcu()` (``include/linux/list.h``) fa esattamente +La funzione list_del_rcu() (``include/linux/list.h``) fa esattamente questo (la versione normale corrompe il vecchio oggetto, e non vogliamo che accada). @@ -1146,9 +1146,9 @@ Anche i lettori devono stare attenti: alcuni processori potrebbero leggere attraverso il puntatore ``next`` il contenuto dell'elemento successivo troppo presto, ma non accorgersi che il contenuto caricato è sbagliato quando il puntatore ``next`` viene modificato alla loro spalle. Ancora una volta -c'è una funzione che viene in vostro aiuto :c:func:`list_for_each_entry_rcu()` +c'è una funzione che viene in vostro aiuto list_for_each_entry_rcu() (``include/linux/list.h``). Ovviamente, gli scrittori possono usare -:c:func:`list_for_each_entry()` dato che non ci possono essere due scrittori +list_for_each_entry() dato che non ci possono essere due scrittori in contemporanea. Il nostro ultimo dilemma è il seguente: quando possiamo realmente distruggere @@ -1156,15 +1156,15 @@ l'elemento rimosso? Ricordate, un lettore potrebbe aver avuto accesso a questo elemento proprio ora: se eliminiamo questo elemento ed il puntatore ``next`` cambia, il lettore salterà direttamente nella spazzatura e scoppierà. Dobbiamo aspettare finché tutti i lettori che stanno attraversando la lista abbiano -finito. Utilizziamo :c:func:`call_rcu()` per registrare una funzione di +finito. Utilizziamo call_rcu() per registrare una funzione di richiamo che distrugga l'oggetto quando tutti i lettori correnti hanno terminato. In alternative, potrebbe essere usata la funzione -:c:func:`synchronize_rcu()` che blocca l'esecuzione finché tutti i lettori +synchronize_rcu() che blocca l'esecuzione finché tutti i lettori non terminano di ispezionare la lista. Ma come fa l'RCU a sapere quando i lettori sono finiti? Il meccanismo è il seguente: innanzi tutto i lettori accedono alla lista solo fra la coppia -:c:func:`rcu_read_lock()`/:c:func:`rcu_read_unlock()` che disabilita la +rcu_read_lock()/rcu_read_unlock() che disabilita la prelazione così che i lettori non vengano sospesi mentre stanno leggendo la lista. @@ -1253,12 +1253,12 @@ codice RCU è un po' più ottimizzato di così, ma questa è l'idea di fondo. } Da notare che i lettori modificano il campo popularity nella funzione -:c:func:`__cache_find()`, e ora non trattiene alcun *lock*. Una soluzione +__cache_find(), e ora non trattiene alcun *lock*. Una soluzione potrebbe essere quella di rendere la variabile ``atomic_t``, ma per l'uso che ne abbiamo fatto qui, non ci interessano queste corse critiche perché un risultato approssimativo è comunque accettabile, quindi non l'ho cambiato. -Il risultato è che la funzione :c:func:`cache_find()` non ha bisogno di alcuna +Il risultato è che la funzione cache_find() non ha bisogno di alcuna sincronizzazione con le altre funzioni, quindi è veloce su un sistema multi-processore tanto quanto lo sarebbe su un sistema mono-processore. @@ -1271,9 +1271,9 @@ riferimenti. Ora, dato che il '*lock* di lettura' di un RCU non fa altro che disabilitare la prelazione, un chiamante che ha sempre la prelazione disabilitata fra le -chiamate :c:func:`cache_find()` e :c:func:`object_put()` non necessita +chiamate cache_find() e object_put() non necessita di incrementare e decrementare il contatore di riferimenti. Potremmo -esporre la funzione :c:func:`__cache_find()` dichiarandola non-static, +esporre la funzione __cache_find() dichiarandola non-static, e quel chiamante potrebbe usare direttamente questa funzione. Il beneficio qui sta nel fatto che il contatore di riferimenti no @@ -1293,10 +1293,10 @@ singolo contatore. Facile e pulito. Se questo dovesse essere troppo lento (solitamente non lo è, ma se avete dimostrato che lo è devvero), potreste usare un contatore per ogni processore e quindi non sarebbe più necessaria la mutua esclusione. Vedere -:c:func:`DEFINE_PER_CPU()`, :c:func:`get_cpu_var()` e :c:func:`put_cpu_var()` +DEFINE_PER_CPU(), get_cpu_var() e put_cpu_var() (``include/linux/percpu.h``). -Il tipo di dato ``local_t``, la funzione :c:func:`cpu_local_inc()` e tutte +Il tipo di dato ``local_t``, la funzione cpu_local_inc() e tutte le altre funzioni associate, sono di particolare utilità per semplici contatori per-processore; su alcune architetture sono anche più efficienti (``include/asm/local.h``). @@ -1324,11 +1324,11 @@ da un'interruzione software. Il gestore d'interruzione non utilizza alcun enable_irq(irq); spin_unlock(&lock); -La funzione :c:func:`disable_irq()` impedisce al gestore d'interruzioni +La funzione disable_irq() impedisce al gestore d'interruzioni d'essere eseguito (e aspetta che finisca nel caso fosse in esecuzione su un altro processore). Lo spinlock, invece, previene accessi simultanei. Naturalmente, questo è più lento della semplice chiamata -:c:func:`spin_lock_irq()`, quindi ha senso solo se questo genere di accesso +spin_lock_irq(), quindi ha senso solo se questo genere di accesso è estremamente raro. .. _`it_sleeping-things`: @@ -1336,7 +1336,7 @@ Naturalmente, questo è più lento della semplice chiamata Quali funzioni possono essere chiamate in modo sicuro dalle interruzioni? ========================================================================= -Molte funzioni del kernel dormono (in sostanza, chiamano ``schedule()``) +Molte funzioni del kernel dormono (in sostanza, chiamano schedule()) direttamente od indirettamente: non potete chiamarle se trattenere uno spinlock o avete la prelazione disabilitata, mai. Questo significa che dovete necessariamente essere nel contesto utente: chiamarle da un @@ -1354,23 +1354,23 @@ dormire. - Accessi allo spazio utente: - - :c:func:`copy_from_user()` + - copy_from_user() - - :c:func:`copy_to_user()` + - copy_to_user() - - :c:func:`get_user()` + - get_user() - - :c:func:`put_user()` + - put_user() -- :c:func:`kmalloc(GFP_KERNEL) <kmalloc>` +- kmalloc(GFP_KERNEL) <kmalloc>` -- :c:func:`mutex_lock_interruptible()` and - :c:func:`mutex_lock()` +- mutex_lock_interruptible() and + mutex_lock() - C'è anche :c:func:`mutex_trylock()` che però non dorme. + C'è anche mutex_trylock() che però non dorme. Comunque, non deve essere usata in un contesto d'interruzione dato che la sua implementazione non è sicura in quel contesto. - Anche :c:func:`mutex_unlock()` non dorme mai. Non può comunque essere + Anche mutex_unlock() non dorme mai. Non può comunque essere usata in un contesto d'interruzione perché un mutex deve essere rilasciato dallo stesso processo che l'ha acquisito. @@ -1380,11 +1380,11 @@ Alcune funzioni che non dormono Alcune funzioni possono essere chiamate tranquillamente da qualsiasi contesto, o trattenendo un qualsiasi *lock*. -- :c:func:`printk()` +- printk() -- :c:func:`kfree()` +- kfree() -- :c:func:`add_timer()` e :c:func:`del_timer()` +- add_timer() e del_timer() Riferimento per l'API dei Mutex =============================== @@ -1444,14 +1444,14 @@ prelazione bh Bottom Half: per ragioni storiche, le funzioni che contengono '_bh' nel loro nome ora si riferiscono a qualsiasi interruzione software; per esempio, - :c:func:`spin_lock_bh()` blocca qualsiasi interuzione software sul processore + spin_lock_bh() blocca qualsiasi interuzione software sul processore corrente. I *Bottom Halves* sono deprecati, e probabilmente verranno sostituiti dai tasklet. In un dato momento potrà esserci solo un *bottom half* in esecuzione. contesto d'interruzione Non è il contesto utente: qui si processano le interruzioni hardware e - software. La macro :c:func:`in_interrupt()` ritorna vero. + software. La macro in_interrupt() ritorna vero. contesto utente Il kernel che esegue qualcosa per conto di un particolare processo (per @@ -1461,12 +1461,12 @@ contesto utente che hardware. interruzione hardware - Richiesta di interruzione hardware. :c:func:`in_irq()` ritorna vero in un + Richiesta di interruzione hardware. in_irq() ritorna vero in un gestore d'interruzioni hardware. interruzione software / softirq - Gestore di interruzioni software: :c:func:`in_irq()` ritorna falso; - :c:func:`in_softirq()` ritorna vero. I tasklet e le softirq sono entrambi + Gestore di interruzioni software: in_irq() ritorna falso; + in_softirq() ritorna vero. I tasklet e le softirq sono entrambi considerati 'interruzioni software'. In soldoni, un softirq è uno delle 32 interruzioni software che possono diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/2.Process.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/2.Process.rst index 9af4d01617c4..30dc172f06b0 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/process/2.Process.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/2.Process.rst @@ -23,18 +23,18 @@ ogni due o tre mesi viene effettuata un rilascio importante del kernel. I rilasci più recenti sono stati: ====== ================= - 4.11 Aprile 30, 2017 - 4.12 Luglio 2, 2017 - 4.13 Settembre 3, 2017 - 4.14 Novembre 12, 2017 - 4.15 Gennaio 28, 2018 - 4.16 Aprile 1, 2018 + 5.0 3 marzo, 2019 + 5.1 5 maggio, 2019 + 5.2 7 luglio, 2019 + 5.3 15 settembre, 2019 + 5.4 24 novembre, 2019 + 5.5 6 gennaio, 2020 ====== ================= -Ciascun rilascio 4.x è un importante rilascio del kernel con nuove +Ciascun rilascio 5.x è un importante rilascio del kernel con nuove funzionalità, modifiche interne dell'API, e molto altro. Un tipico -rilascio 4.x contiene quasi 13,000 gruppi di modifiche con ulteriori -modifiche a parecchie migliaia di linee di codice. La 4.x. è pertanto la +rilascio contiene quasi 13,000 gruppi di modifiche con ulteriori +modifiche a parecchie migliaia di linee di codice. La 5.x. è pertanto la linea di confine nello sviluppo del kernel Linux; il kernel utilizza un sistema di sviluppo continuo che integra costantemente nuove importanti modifiche. @@ -55,8 +55,8 @@ verrà descritto dettagliatamente più avanti). La finestra di inclusione resta attiva approssimativamente per due settimane. Al termine di questo periodo, Linus Torvald dichiarerà che la finestra è chiusa e rilascerà il primo degli "rc" del kernel. -Per il kernel che è destinato ad essere 2.6.40, per esempio, il rilascio -che emerge al termine della finestra d'inclusione si chiamerà 2.6.40-rc1. +Per il kernel che è destinato ad essere 5.6, per esempio, il rilascio +che emerge al termine della finestra d'inclusione si chiamerà 5.6-rc1. Questo rilascio indica che il momento di aggiungere nuovi componenti è passato, e che è iniziato il periodo di stabilizzazione del prossimo kernel. @@ -76,22 +76,23 @@ Mentre le correzioni si aprono la loro strada all'interno del ramo principale, il ritmo delle modifiche rallenta col tempo. Linus rilascia un nuovo kernel -rc circa una volta alla settimana; e ne usciranno circa 6 o 9 prima che il kernel venga considerato sufficientemente stabile e che il rilascio -finale 2.6.x venga fatto. A quel punto tutto il processo ricomincerà. +finale venga fatto. A quel punto tutto il processo ricomincerà. -Esempio: ecco com'è andato il ciclo di sviluppo della versione 4.16 +Esempio: ecco com'è andato il ciclo di sviluppo della versione 5.4 (tutte le date si collocano nel 2018) ============== ======================================= - Gennaio 28 4.15 rilascio stabile - Febbraio 11 4.16-rc1, finestra di inclusione chiusa - Febbraio 18 4.16-rc2 - Febbraio 25 4.16-rc3 - Marzo 4 4.16-rc4 - Marzo 11 4.16-rc5 - Marzo 18 4.16-rc6 - Marzo 25 4.16-rc7 - Aprile 1 4.17 rilascio stabile + 15 settembre 5.3 rilascio stabile + 30 settembre 5.4-rc1, finestra di inclusione chiusa + 6 ottobre 5.4-rc2 + 13 ottobre 5.4-rc3 + 20 ottobre 5.4-rc4 + 27 ottobre 5.4-rc5 + 3 novembre 5.4-rc6 + 10 novembre 5.4-rc7 + 17 novembre 5.4-rc8 + 24 novembre 5.4 rilascio stabile ============== ======================================= In che modo gli sviluppatori decidono quando chiudere il ciclo di sviluppo e @@ -108,43 +109,44 @@ tipo di perfezione difficilmente viene raggiunta; esistono troppe variabili in un progetto di questa portata. Arriva un punto dove ritardare il rilascio finale peggiora la situazione; la quantità di modifiche in attesa della prossima finestra di inclusione crescerà enormemente, creando ancor più -regressioni al giro successivo. Quindi molti kernel 4.x escono con una +regressioni al giro successivo. Quindi molti kernel 5.x escono con una manciata di regressioni delle quali, si spera, nessuna è grave. Una volta che un rilascio stabile è fatto, il suo costante mantenimento è affidato al "squadra stabilità", attualmente composta da Greg Kroah-Hartman. Questa squadra rilascia occasionalmente degli aggiornamenti relativi al -rilascio stabile usando la numerazione 4.x.y. Per essere presa in +rilascio stabile usando la numerazione 5.x.y. Per essere presa in considerazione per un rilascio d'aggiornamento, una modifica deve: (1) correggere un baco importante (2) essere già inserita nel ramo principale per il prossimo sviluppo del kernel. Solitamente, passato il loro rilascio iniziale, i kernel ricevono aggiornamenti per più di un ciclo di sviluppo. -Quindi, per esempio, la storia del kernel 4.13 appare così: +Quindi, per esempio, la storia del kernel 5.2 appare così (anno 2019): ============== =============================== - Settembre 3 4.13 rilascio stabile - Settembre 13 4.13.1 - Settembre 20 4.13.2 - Settembre 27 4.13.3 - Ottobre 5 4.13.4 - Ottobre 12 4.13.5 + 15 settembre 5.2 rilascio stabile FIXME settembre è sbagliato + 14 luglio 5.2.1 + 21 luglio 5.2.2 + 26 luglio 5.2.3 + 28 luglio 5.2.4 + 31 luglio 5.2.5 ... ... - Novembre 24 4.13.16 + 11 ottobre 5.2.21 ============== =============================== -La 4.13.16 fu l'aggiornamento finale per la versione 4.13. +La 5.2.21 fu l'aggiornamento finale per la versione 5.2. Alcuni kernel sono destinati ad essere kernel a "lungo termine"; questi riceveranno assistenza per un lungo periodo di tempo. Al momento in cui scriviamo, i manutentori dei kernel stabili a lungo termine sono: - ====== ====================== ========================================== - 3.16 Ben Hutchings (kernel stabile molto più a lungo termine) - 4.1 Sasha Levin - 4.4 Greg Kroah-Hartman (kernel stabile molto più a lungo termine) - 4.9 Greg Kroah-Hartman - 4.14 Greg Kroah-Hartman - ====== ====================== ========================================== + ====== ================================ ========================================== + 3.16 Ben Hutchings (kernel stabile molto più a lungo termine) + 4.4 Greg Kroah-Hartman e Sasha Levin (kernel stabile molto più a lungo termine) + 4.9 Greg Kroah-Hartman e Sasha Levin + 4.14 Greg Kroah-Hartman e Sasha Levin + 4.19 Greg Kroah-Hartman e Sasha Levin + 5.4i Greg Kroah-Hartman e Sasha Levin + ====== ================================ ========================================== Questa selezione di kernel di lungo periodo sono puramente dovuti ai loro @@ -229,12 +231,13 @@ Come le modifiche finiscono nel Kernel -------------------------------------- Esiste una sola persona che può inserire le patch nel repositorio principale -del kernel: Linus Torvalds. Ma, di tutte le 9500 patch che entrarono nella -versione 2.6.38 del kernel, solo 112 (circa l'1,3%) furono scelte direttamente -da Linus in persona. Il progetto del kernel è cresciuto fino a raggiungere -una dimensione tale per cui un singolo sviluppatore non può controllare e -selezionare indipendentemente ogni modifica senza essere supportato. -La via scelta dagli sviluppatori per indirizzare tale crescita è stata quella +del kernel: Linus Torvalds. Ma, per esempio, di tutte le 9500 patch +che entrarono nella versione 2.6.38 del kernel, solo 112 (circa +l'1,3%) furono scelte direttamente da Linus in persona. Il progetto +del kernel è cresciuto fino a raggiungere una dimensione tale per cui +un singolo sviluppatore non può controllare e selezionare +indipendentemente ogni modifica senza essere supportato. La via +scelta dagli sviluppatori per indirizzare tale crescita è stata quella di utilizzare un sistema di "sottotenenti" basato sulla fiducia. Il codice base del kernel è spezzato in una serie si sottosistemi: rete, diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/adding-syscalls.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/adding-syscalls.rst index c3a3439595a6..bff0a82bf127 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/process/adding-syscalls.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/adding-syscalls.rst @@ -39,7 +39,7 @@ vostra interfaccia. un qualche modo opaca. - Se dovete esporre solo delle informazioni sul sistema, un nuovo nodo in - sysfs (vedere ``Documentation/filesystems/sysfs.txt``) o + sysfs (vedere ``Documentation/filesystems/sysfs.rst``) o in procfs potrebbe essere sufficiente. Tuttavia, l'accesso a questi meccanismi richiede che il filesystem sia montato, il che potrebbe non essere sempre vero (per esempio, in ambienti come namespace/sandbox/chroot). diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst index 8725f2b9e960..6f4f85832dee 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst @@ -313,7 +313,7 @@ che conta gli utenti attivi, dovreste chiamarla ``count_active_users()`` o qualcosa di simile, **non** dovreste chiamarla ``cntusr()``. Codificare il tipo di funzione nel suo nome (quella cosa chiamata notazione -ungherese) fa male al cervello - il compilatore conosce comunque il tipo e +ungherese) è stupido - il compilatore conosce comunque il tipo e può verificarli, e inoltre confonde i programmatori. Non c'è da sorprendersi che MicroSoft faccia programmi bacati. @@ -825,8 +825,8 @@ linguaggio assembler. Agli sviluppatori del kernel piace essere visti come dotti. Tenete un occhio di riguardo per l'ortografia e farete una belle figura. In inglese, evitate -l'uso di parole mozzate come ``dont``: usate ``do not`` oppure ``don't``. -Scrivete messaggi concisi, chiari, e inequivocabili. +l'uso incorretto di abbreviazioni come ``dont``: usate ``do not`` oppure +``don't``. Scrivete messaggi concisi, chiari, e inequivocabili. I messaggi del kernel non devono terminare con un punto fermo. diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/deprecated.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/deprecated.rst index 776f26732a94..e108eaf82cf6 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/process/deprecated.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/deprecated.rst @@ -34,6 +34,33 @@ interfaccia come 'vecchia', questa non è una soluzione completa. L'interfaccia deve essere rimossa dal kernel, o aggiunta a questo documento per scoraggiarne l'uso. +BUG() e BUG_ON() +---------------- +Al loro posto usate WARN() e WARN_ON() per gestire le +condizioni "impossibili" e gestitele come se fosse possibile farlo. +Nonostante le funzioni della famiglia BUG() siano state progettate +per asserire "situazioni impossibili" e interrompere in sicurezza un +thread del kernel, queste si sono rivelate essere troppo rischiose +(per esempio, in quale ordine rilasciare i *lock*? Ci sono stati che +sono stati ripristinati?). Molto spesso l'uso di BUG() +destabilizza il sistema o lo corrompe del tutto, il che rende +impossibile un'attività di debug o anche solo leggere un rapporto +circa l'errore. Linus ha un'opinione molto critica al riguardo: +`email 1 +<https://lore.kernel.org/lkml/CA+55aFy6jNLsywVYdGp83AMrXBo_P-pkjkphPGrO=82SPKCpLQ@mail.gmail.com/>`_, +`email 2 +<https://lore.kernel.org/lkml/CAHk-=whDHsbK3HTOpTF=ue_o04onRwTEaK_ZoJp_fjbqq4+=Jw@mail.gmail.com/>`_ + +Tenete presente che la famiglia di funzioni WARN() dovrebbe essere +usato solo per situazioni che si suppone siano "impossibili". Se +volete avvisare gli utenti riguardo a qualcosa di possibile anche se +indesiderato, usare le funzioni della famiglia pr_warn(). Chi +amministra il sistema potrebbe aver attivato l'opzione sysctl +*panic_on_warn* per essere sicuri che il sistema smetta di funzionare +in caso si verifichino delle condizioni "inaspettate". (per esempio, +date un'occhiata al questo `commit +<https://git.kernel.org/linus/d4689846881d160a4d12a514e991a740bcb5d65a>`_) + Calcoli codificati negli argomenti di un allocatore ---------------------------------------------------- Il calcolo dinamico delle dimensioni (specialmente le moltiplicazioni) non @@ -68,52 +95,81 @@ Invece, usate la seguente funzione:: header = kzalloc(struct_size(header, item, count), GFP_KERNEL); -Per maggiori dettagli fate riferimento a :c:func:`array_size`, -:c:func:`array3_size`, e :c:func:`struct_size`, così come la famiglia di -funzioni :c:func:`check_add_overflow` e :c:func:`check_mul_overflow`. +Per maggiori dettagli fate riferimento a array_size(), +array3_size(), e struct_size(), così come la famiglia di +funzioni check_add_overflow() e check_mul_overflow(). simple_strtol(), simple_strtoll(), simple_strtoul(), simple_strtoull() ---------------------------------------------------------------------- -Le funzioni :c:func:`simple_strtol`, :c:func:`simple_strtoll`, -:c:func:`simple_strtoul`, e :c:func:`simple_strtoull` ignorano volutamente +Le funzioni simple_strtol(), simple_strtoll(), +simple_strtoul(), e simple_strtoull() ignorano volutamente i possibili overflow, e questo può portare il chiamante a generare risultati -inaspettati. Le rispettive funzioni :c:func:`kstrtol`, :c:func:`kstrtoll`, -:c:func:`kstrtoul`, e :c:func:`kstrtoull` sono da considerarsi le corrette +inaspettati. Le rispettive funzioni kstrtol(), kstrtoll(), +kstrtoul(), e kstrtoull() sono da considerarsi le corrette sostitute; tuttavia va notato che queste richiedono che la stringa sia terminata con il carattere NUL o quello di nuova riga. strcpy() -------- -La funzione :c:func:`strcpy` non fa controlli agli estremi del buffer +La funzione strcpy() non fa controlli agli estremi del buffer di destinazione. Questo può portare ad un overflow oltre i limiti del buffer e generare svariati tipi di malfunzionamenti. Nonostante l'opzione `CONFIG_FORTIFY_SOURCE=y` e svariate opzioni del compilatore aiutano a ridurne il rischio, non c'è alcuna buona ragione per continuare ad usare -questa funzione. La versione sicura da usare è :c:func:`strscpy`. +questa funzione. La versione sicura da usare è strscpy(). strncpy() su stringe terminate con NUL -------------------------------------- -L'utilizzo di :c:func:`strncpy` non fornisce alcuna garanzia sul fatto che +L'utilizzo di strncpy() non fornisce alcuna garanzia sul fatto che il buffer di destinazione verrà terminato con il carattere NUL. Questo potrebbe portare a diversi overflow di lettura o altri malfunzionamenti causati, appunto, dalla mancanza del terminatore. Questa estende la terminazione nel buffer di destinazione quando la stringa d'origine è più corta; questo potrebbe portare ad una penalizzazione delle prestazioni per chi usa solo stringe terminate. La versione sicura da usare è -:c:func:`strscpy`. (chi usa :c:func:`strscpy` e necessita di estendere la -terminazione con NUL deve aggiungere una chiamata a :c:func:`memset`) +strscpy(). (chi usa strscpy() e necessita di estendere la +terminazione con NUL deve aggiungere una chiamata a memset()) -Se il chiamate no usa stringhe terminate con NUL, allore :c:func:`strncpy()` +Se il chiamate no usa stringhe terminate con NUL, allore strncpy()() può continuare ad essere usata, ma i buffer di destinazione devono essere marchiati con l'attributo `__nonstring <https://gcc.gnu.org/onlinedocs/gcc/Common-Variable-Attributes.html>`_ per evitare avvisi durante la compilazione. strlcpy() --------- -La funzione :c:func:`strlcpy`, per prima cosa, legge interamente il buffer di +La funzione strlcpy(), per prima cosa, legge interamente il buffer di origine, magari leggendo più di quanto verrà effettivamente copiato. Questo è inefficiente e può portare a overflow di lettura quando la stringa non è -terminata con NUL. La versione sicura da usare è :c:func:`strscpy`. +terminata con NUL. La versione sicura da usare è strscpy(). + +Segnaposto %p nella stringa di formato +-------------------------------------- + +Tradizionalmente, l'uso del segnaposto "%p" nella stringa di formato +esponne un indirizzo di memoria in dmesg, proc, sysfs, eccetera. Per +evitare che questi indirizzi vengano sfruttati da malintenzionati, +tutto gli usi di "%p" nel kernel rappresentano l'hash dell'indirizzo, +rendendolo di fatto inutilizzabile. Nuovi usi di "%p" non dovrebbero +essere aggiunti al kernel. Per una rappresentazione testuale di un +indirizzo usate "%pS", l'output è migliore perché mostrerà il nome del +simbolo. Per tutto il resto, semplicemente non usate "%p". + +Parafrasando la `guida +<https://lore.kernel.org/lkml/CA+55aFwQEd_d40g4mUCSsVRZzrFPUJt74vc6PPpb675hYNXcKw@mail.gmail.com/>`_ +di Linus: + +- Se il valore hash di "%p" è inutile, chiediti se il puntatore stesso + è importante. Forse dovrebbe essere rimosso del tutto? +- Se credi davvero che il vero valore del puntatore sia importante, + perché alcuni stati del sistema o i livelli di privilegi di un + utente sono considerati "special"? Se pensi di poterlo giustificare + (in un commento e nel messaggio del commit) abbastanza bene da + affrontare il giudizio di Linus, allora forse potrai usare "%px", + assicurandosi anche di averne il permesso. + +Infine, sappi che un cambio in favore di "%p" con hash `non verrà +accettato +<https://lore.kernel.org/lkml/CA+55aFwieC1-nAs+NFq9RTwaR8ef9hWa4MjNBWL41F-8wM49eA@mail.gmail.com/>`_. Vettori a dimensione variabile (VLA) ------------------------------------ @@ -127,3 +183,47 @@ Questo può portare a dei malfunzionamenti, potrebbe sovrascrivere dati importanti alla fine dello stack (quando il kernel è compilato senza `CONFIG_THREAD_INFO_IN_TASK=y`), o sovrascrivere un pezzo di memoria adiacente allo stack (quando il kernel è compilato senza `CONFIG_VMAP_STACK=y`). + +Salto implicito nell'istruzione switch-case +------------------------------------------- + +Il linguaggio C permette ai casi di un'istruzione `switch` di saltare al +prossimo caso quando l'istruzione "break" viene omessa alla fine del caso +corrente. Tuttavia questo rende il codice ambiguo perché non è sempre ovvio se +l'istruzione "break" viene omessa intenzionalmente o è un baco. Per esempio, +osservando il seguente pezzo di codice non è chiaro se lo stato +`STATE_ONE` è stato progettato apposta per eseguire anche `STATE_TWO`:: + + switch (value) { + case STATE_ONE: + do_something(); + case STATE_TWO: + do_other(); + break; + default: + WARN("unknown state"); + } + +Dato che c'è stata una lunga lista di problemi `dovuti alla mancanza dell'istruzione +"break" <https://cwe.mitre.org/data/definitions/484.html>`_, oggigiorno non +permettiamo più che vi sia un "salto implicito" (*fall-through*). Per +identificare un salto implicito intenzionale abbiamo adottato la pseudo +parola chiave 'fallthrough' che viene espansa nell'estensione di gcc +`__attribute__((fallthrough))` `Statement Attributes +<https://gcc.gnu.org/onlinedocs/gcc/Statement-Attributes.html>`_. +(Quando la sintassi C17/C18 `[[fallthrough]]` sarà più comunemente +supportata dai compilatori C, analizzatori statici, e dagli IDE, +allora potremo usare quella sintassi per la pseudo parola chiave) + +Quando la sintassi [[fallthrough]] sarà più comunemente supportata dai +compilatori, analizzatori statici, e ambienti di sviluppo IDE, +allora potremo usarla anche noi. + +Ne consegue che tutti i blocchi switch/case devono finire in uno dei seguenti +modi: + +* ``break;`` +* `fallthrough;`` +* ``continue;`` +* ``goto <label>;`` +* ``return [expression];`` diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/email-clients.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/email-clients.rst index 224ab031ffd3..89abf6d325f2 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/process/email-clients.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/email-clients.rst @@ -1,12 +1,334 @@ .. include:: ../disclaimer-ita.rst -:Original: :ref:`Documentation/process/email-clients.rst <email_clients>` - -.. _it_email_clients: +:Original: :doc:`../../../process/email-clients` +:Translator: Alessia Mantegazza <amantegazza@vaga.pv.it> Informazioni sui programmi di posta elettronica per Linux ========================================================= -.. warning:: +Git +--- + +Oggigiorno, la maggior parte degli sviluppatori utilizza ``git send-email`` +al posto dei classici programmi di posta elettronica. Le pagine man sono +abbastanza buone. Dal lato del ricevente, i manutentori utilizzano ``git am`` +per applicare le patch. + +Se siete dei novelli utilizzatori di ``git`` allora inviate la patch a voi +stessi. Salvatela come testo includendo tutte le intestazioni. Poi eseguite +il comando ``git am messaggio-formato-testo.txt`` e revisionatene il risultato +con ``git log``. Quando tutto funziona correttamente, allora potete inviare +la patch alla lista di discussione più appropriata. + +Panoramica delle opzioni +------------------------ + +Le patch per il kernel vengono inviate per posta elettronica, preferibilmente +come testo integrante del messaggio. Alcuni manutentori accettano gli +allegati, ma in questo caso gli allegati devono avere il *content-type* +impostato come ``text/plain``. Tuttavia, generalmente gli allegati non sono +ben apprezzati perché rende più difficile citare porzioni di patch durante il +processo di revisione. + +I programmi di posta elettronica che vengono usati per inviare le patch per il +kernel Linux dovrebbero inviarle senza alterazioni. Per esempio, non +dovrebbero modificare o rimuovere tabulazioni o spazi, nemmeno all'inizio o +alla fine delle righe. + +Non inviate patch con ``format=flowed``. Questo potrebbe introdurre +interruzioni di riga inaspettate e indesiderate. + +Non lasciate che il vostro programma di posta vada a capo automaticamente. +Questo può corrompere le patch. + +I programmi di posta non dovrebbero modificare la codifica dei caratteri nel +testo. Le patch inviate per posta elettronica dovrebbero essere codificate in +ASCII o UTF-8. +Se configurate il vostro programma per inviare messaggi codificati con UTF-8 +eviterete possibili problemi di codifica. + +I programmi di posta dovrebbero generare e mantenere le intestazioni +"References" o "In-Reply-To:" cosicché la discussione non venga interrotta. + +Di solito, il copia-e-incolla (o taglia-e-incolla) non funziona con le patch +perché le tabulazioni vengono convertite in spazi. Usando xclipboard, xclip +e/o xcutsel potrebbe funzionare, ma è meglio che lo verifichiate o meglio +ancora: non usate il copia-e-incolla. + +Non usate firme PGP/GPG nei messaggi che contengono delle patch. Questo +impedisce il corretto funzionamento di alcuni script per leggere o applicare +patch (questo si dovrebbe poter correggere). + +Prima di inviare le patch sulle liste di discussione Linux, può essere una +buona idea quella di inviare la patch a voi stessi, salvare il messaggio +ricevuto, e applicarlo ai sorgenti con successo. + + +Alcuni suggerimenti per i programmi di posta elettronica (MUA) +-------------------------------------------------------------- + +Qui troverete alcuni suggerimenti per configurare i vostri MUA allo scopo +di modificare ed inviare patch per il kernel Linux. Tuttavia, questi +suggerimenti non sono da considerarsi come un riassunto di una configurazione +completa. + +Legenda: + +- TUI = interfaccia utente testuale (*text-based user interface*) +- GUI = interfaccia utente grafica (*graphical user interface*) + +Alpine (TUI) +************ + +Opzioni per la configurazione: + +Nella sezione :menuselection:`Sending Preferences`: + +- :menuselection:`Do Not Send Flowed Text` deve essere ``enabled`` +- :menuselection:`Strip Whitespace Before Sending` deve essere ``disabled`` + +Quando state scrivendo un messaggio, il cursore dev'essere posizionato +dove volete che la patch inizi, poi premendo :kbd:`CTRL-R` vi verrà chiesto +di selezionare il file patch da inserire nel messaggio. + +Claws Mail (GUI) +**************** + +Funziona. Alcune persone riescono ad usarlo con successo per inviare le patch. + +Per inserire una patch usate :menuselection:`Messaggio-->Inserisci file` +(:kbd:`CTRL-I`) oppure un editor esterno. + +Se la patch che avete inserito dev'essere modificata usato la finestra di +scrittura di Claws, allora assicuratevi che l'"auto-interruzione" sia +disabilitata :menuselection:`Configurazione-->Preferenze-->Composizione-->Interruzione riga`. + +Evolution (GUI) +*************** + +Alcune persone riescono ad usarlo con successo per inviare le patch. + +Quando state scrivendo una lettera selezionate: Preformattato + da :menuselection:`Formato-->Stile del paragrafo-->Preformattato` + (:kbd:`CTRL-7`) o dalla barra degli strumenti + +Poi per inserire la patch usate: +:menuselection:`Inserisci--> File di testo...` (:kbd:`ALT-N x`) + +Potete anche eseguire ``diff -Nru old.c new.c | xclip``, selezionare +:menuselection:`Preformattato`, e poi usare il tasto centrale del mouse. + +Kmail (GUI) +*********** + +Alcune persone riescono ad usarlo con successo per inviare le patch. + +La configurazione base che disabilita la composizione di messaggi HTML è +corretta; non abilitatela. + +Quando state scrivendo un messaggio, nel menu opzioni, togliete la selezione a +"A capo automatico". L'unico svantaggio sarà che qualsiasi altra cosa scriviate +nel messaggio non verrà mandata a capo in automatico ma dovrete farlo voi. +Il modo più semplice per ovviare a questo problema è quello di scrivere il +messaggio con l'opzione abilitata e poi di salvarlo nelle bozze. Riaprendo ora +il messaggio dalle bozze le andate a capo saranno parte integrante del +messaggio, per cui togliendo l'opzione "A capo automatico" non perderete nulla. + +Alla fine del vostro messaggio, appena prima di inserire la vostra patch, +aggiungete il delimitatore di patch: tre trattini (``---``). + +Ora, dal menu :menuselection:`Messaggio`, selezionate :menuselection:`Inserisci file di testo...` +quindi scegliete la vostra patch. +Come soluzione aggiuntiva potreste personalizzare la vostra barra degli +strumenti aggiungendo un'icona per :menuselection:`Inserisci file di testo...`. + +Allargate la finestra di scrittura abbastanza da evitare andate a capo. +Questo perché in Kmail 1.13.5 (KDE 4.5.4), Kmail aggiunge andate a capo +automaticamente al momento dell'invio per tutte quelle righe che graficamente, +nella vostra finestra di composizione, si sono estete su una riga successiva. +Disabilitare l'andata a capo automatica non è sufficiente. Dunque, se la vostra +patch contiene delle righe molto lunghe, allora dovrete allargare la finestra +di composizione per evitare che quelle righe vadano a capo. Vedere: +https://bugs.kde.org/show_bug.cgi?id=174034 + +Potete firmare gli allegati con GPG, ma per le patch si preferisce aggiungerle +al testo del messaggio per cui non usate la firma GPG. Firmare le patch +inserite come testo del messaggio le rende più difficili da estrarre dalla loro +codifica a 7-bit. + +Se dovete assolutamente inviare delle patch come allegati invece di integrarle +nel testo del messaggio, allora premete il tasto destro sull'allegato e +selezionate :menuselection:`Proprietà`, e poi attivate +:menuselection:`Suggerisci visualizzazione automatica` per far si che +l'allegato sia più leggibile venendo visualizzato come parte del messaggio. + +Per salvare le patch inviate come parte di un messaggio, selezionate il +messaggio che la contiene, premete il tasto destro e selezionate +:menuselection:`Salva come`. Se il messaggio fu ben preparato, allora potrete +usarlo interamente senza alcuna modifica. +I messaggi vengono salvati con permessi di lettura-scrittura solo per l'utente, +nel caso in cui vogliate copiarli altrove per renderli disponibili ad altri +gruppi o al mondo, ricordatevi di usare ``chmod`` per cambiare i permessi. + +Lotus Notes (GUI) +***************** + +Scappate finché potete. + +IBM Verse (Web GUI) +******************* + +Vedi il commento per Lotus Notes. + +Mutt (TUI) +********** + +Un sacco di sviluppatori Linux usano ``mutt``, per cui deve funzionare +abbastanza bene. + +Mutt non ha un proprio editor, quindi qualunque sia il vostro editor dovrete +configurarlo per non aggiungere automaticamente le andate a capo. Molti +editor hanno un'opzione :menuselection:`Inserisci file` che inserisce il +contenuto di un file senza alterarlo. + +Per usare ``vim`` come editor per mutt:: + + set editor="vi" + +Se per inserire la patch nel messaggio usate xclip, scrivete il comando:: + + :set paste + +prima di premere il tasto centrale o shift-insert. Oppure usate il +comando:: + + :r filename + +(a)llega funziona bene senza ``set paste`` + +Potete generare le patch con ``git format-patch`` e usare Mutt per inviarle:: + + $ mutt -H 0001-some-bug-fix.patch + +Opzioni per la configurazione: + +Tutto dovrebbe funzionare già nella configurazione base. +Tuttavia, è una buona idea quella di impostare ``send_charset``:: + + set send_charset="us-ascii:utf-8" + +Mutt è molto personalizzabile. Qui di seguito trovate la configurazione minima +per iniziare ad usare Mutt per inviare patch usando Gmail:: + + # .muttrc + # ================ IMAP ==================== + set imap_user = 'yourusername@gmail.com' + set imap_pass = 'yourpassword' + set spoolfile = imaps://imap.gmail.com/INBOX + set folder = imaps://imap.gmail.com/ + set record="imaps://imap.gmail.com/[Gmail]/Sent Mail" + set postponed="imaps://imap.gmail.com/[Gmail]/Drafts" + set mbox="imaps://imap.gmail.com/[Gmail]/All Mail" + + # ================ SMTP ==================== + set smtp_url = "smtp://username@smtp.gmail.com:587/" + set smtp_pass = $imap_pass + set ssl_force_tls = yes # Require encrypted connection + + # ================ Composition ==================== + set editor = `echo \$EDITOR` + set edit_headers = yes # See the headers when editing + set charset = UTF-8 # value of $LANG; also fallback for send_charset + # Sender, email address, and sign-off line must match + unset use_domain # because joe@localhost is just embarrassing + set realname = "YOUR NAME" + set from = "username@gmail.com" + set use_from = yes + +La documentazione di Mutt contiene molte più informazioni: + + https://gitlab.com/muttmua/mutt/-/wikis/UseCases/Gmail + + http://www.mutt.org/doc/manual/ + +Pine (TUI) +********** + +Pine aveva alcuni problemi con gli spazi vuoti, ma questi dovrebbero essere +stati risolti. + +Se potete usate alpine (il successore di pine). + +Opzioni di configurazione: + +- Nelle versioni più recenti è necessario avere ``quell-flowed-text`` +- l'opzione ``no-strip-whitespace-before-send`` è necessaria + +Sylpheed (GUI) +************** + +- funziona bene per aggiungere testo in linea (o usando allegati) +- permette di utilizzare editor esterni +- è lento su cartelle grandi +- non farà l'autenticazione TSL SMTP su una connessione non SSL +- ha un utile righello nella finestra di scrittura +- la rubrica non comprende correttamente il nome da visualizzare e + l'indirizzo associato + +Thunderbird (GUI) +***************** + +Thunderbird è un clone di Outlook a cui piace maciullare il testo, ma esistono +modi per impedirglielo. + +- permettere l'uso di editor esterni: + La cosa più semplice da fare con Thunderbird e le patch è quello di usare + l'estensione "external editor" e di usare il vostro ``$EDITOR`` preferito per + leggere/includere patch nel vostro messaggio. Per farlo, scaricate ed + installate l'estensione e aggiungete un bottone per chiamarla rapidamente + usando :menuselection:`Visualizza-->Barra degli strumenti-->Personalizza...`; + una volta fatto potrete richiamarlo premendo sul bottone mentre siete nella + finestra :menuselection:`Scrivi` + + Tenete presente che "external editor" richiede che il vostro editor non + faccia alcun fork, in altre parole, l'editor non deve ritornare prima di + essere stato chiuso. Potreste dover passare dei parametri aggiuntivi al + vostro editor oppure cambiargli la configurazione. Per esempio, usando + gvim dovrete aggiungere l'opzione -f ``/usr/bin/gvim -f`` (Se il binario + si trova in ``/usr/bin``) nell'apposito campo nell'interfaccia di + configurazione di :menuselection:`external editor`. Se usate altri editor + consultate il loro manuale per sapere come configurarli. + +Per rendere l'editor interno un po' più sensato, fate così: + +- Modificate le impostazioni di Thunderbird per far si che non usi + ``format=flowed``. Andate in :menuselection:`Modifica-->Preferenze-->Avanzate-->Editor di configurazione` + per invocare il registro delle impostazioni. + +- impostate ``mailnews.send_plaintext_flowed`` a ``false`` + +- impostate ``mailnews.wraplength`` da ``72`` a ``0`` + +- :menuselection:`Visualizza-->Corpo del messaggio come-->Testo semplice` + +- :menuselection:`Visualizza-->Codifica del testo-->Unicode` + + +TkRat (GUI) +*********** + +Funziona. Usare "Inserisci file..." o un editor esterno. + +Gmail (Web GUI) +*************** + +Non funziona per inviare le patch. + +Il programma web Gmail converte automaticamente i tab in spazi. + +Allo stesso tempo aggiunge andata a capo ogni 78 caratteri. Comunque +il problema della conversione fra spazi e tab può essere risolto usando +un editor esterno. - TODO ancora da tradurre +Un altro problema è che Gmail usa la codifica base64 per tutti quei messaggi +che contengono caratteri non ASCII. Questo include cose tipo i nomi europei. diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/index.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/index.rst index 012de0f3154a..c4c867132c88 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/process/index.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/index.rst @@ -59,6 +59,7 @@ perché non si è trovato un posto migliore. magic-number volatile-considered-harmful clang-format + ../riscv/patch-acceptance .. only:: subproject and html diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/management-style.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/management-style.rst index 07e68bfb8402..c709285138a7 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/process/management-style.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/management-style.rst @@ -1,12 +1,293 @@ .. include:: ../disclaimer-ita.rst -:Original: :ref:`Documentation/process/management-style.rst <managementstyle>` +:Original: :doc:`../../../process/management-style` +:Translator: Alessia Mantegazza <amantegazza@vaga.pv.it> -.. _it_managementstyle: +Il modello di gestione del kernel Linux +======================================= -Tipo di gestione del kernel Linux -================================= +Questo breve documento descrive il modello di gestione del kernel Linux. +Per certi versi, esso rispecchia il documento +:ref:`translations/it_IT/process/coding-style.rst <it_codingstyle>`, +ed è principalmente scritto per evitare di rispondere [#f1]_ in continuazione +alle stesse identiche (o quasi) domande. -.. warning:: +Il modello di gestione è qualcosa di molto personale e molto più difficile da +qualificare rispetto a delle semplici regole di codifica, quindi questo +documento potrebbe avere più o meno a che fare con la realtà. È cominciato +come un gioco, ma ciò non significa che non possa essere vero. +Lo dovrete decidere voi stessi. - TODO ancora da tradurre +In ogni caso, quando si parla del "dirigente del kernel", ci si riferisce +sempre alla persona che dirige tecnicamente, e non a coloro che +tradizionalmente hanno un ruolo direttivo all'interno delle aziende. Se vi +occupate di convalidare acquisti o avete una qualche idea sul budget del vostro +gruppo, probabilmente non siete un dirigente del kernel. Quindi i suggerimenti +qui indicati potrebbero fare al caso vostro, oppure no. + +Prima di tutto, suggerirei di acquistare "Le sette regole per avere successo", +e di non leggerlo. Bruciatelo, è un grande gesto simbolico. + +.. [#f1] Questo documento non fa molto per risponde alla domanda, ma rende + così dannatamente ovvio a chi la pone che non abbiamo la minima idea + di come rispondere. + +Comunque, partiamo: + +.. _it_decisions: + +1) Le decisioni +--------------- + +Tutti pensano che i dirigenti decidano, e che questo prendere decisioni +sia importante. Più grande e dolorosa è la decisione, più importante deve +essere il dirigente che la prende. Questo è molto profondo ed ovvio, ma non è +del tutto vero. + +Il gioco consiste nell'"evitare" di dover prendere decisioni. In particolare +se qualcuno vi chiede di "Decidere" tra (a) o (b), e vi dice che ha +davvero bisogno di voi per questo, come dirigenti siete nei guai. +Le persone che gestite devono conoscere i dettagli più di quanto li conosciate +voi, quindi se vengono da voi per una decisione tecnica, siete fottuti. +Non sarete chiaramente competente per prendere quella decisione per loro. + +(Corollario: se le persone che gestite non conoscono i dettagli meglio di voi, +anche in questo caso sarete fregati, tuttavia per altre ragioni. Ossia state +facendo il lavoro sbagliato, e che invece dovrebbero essere "loro" a gestirvi) + +Quindi il gioco si chiama "evitare" decisioni, almeno le più grandi e +difficili. Prendere decisioni piccoli e senza conseguenze va bene, e vi fa +sembrare competenti in quello che state facendo, quindi quello che un dirigente +del kernel ha bisogno di fare è trasformare le decisioni grandi e difficili +in minuzie delle quali nessuno importa. + +Ciò aiuta a capire che la differenza chiave tra una grande decisione ed una +piccola sta nella possibilità di modificare tale decisione in seguito. +Qualsiasi decisione importante può essere ridotta in decisioni meno importanti, +ma dovete assicurarvi che possano essere reversibili in caso di errori +(presenti o futuri). Improvvisamente, dovrete essere doppiamente dirigenti +per **due** decisioni non sequenziali - quella sbagliata **e** quella giusta. + +E le persone vedranno tutto ciò come prova di vera capacità di comando +(*cough* cavolata *cough*) + +Così la chiave per evitare le decisioni difficili diviene l'evitare +di fare cose che non possono essere disfatte. Non infilatevi in un angolo +dal quale non potrete sfuggire. Un topo messo all'angolo può rivelarsi +pericoloso - un dirigente messo all'angolo è solo pietoso. + +**In ogni caso** dato che nessuno è stupido al punto da lasciare veramente ad +un dirigente del kernel un enorme responsabilità, solitamente è facile fare +marcia indietro. Annullare una decisione è molto facile: semplicemente dite a +tutti che siete stati degli scemi incompetenti, dite che siete dispiaciuti, ed +annullate tutto l'inutile lavoro sul quale gli altri hanno lavorato nell'ultimo +anno. Improvvisamente la decisione che avevate preso un anno fa non era poi +così grossa, dato che può essere facilmente annullata. + +È emerso che alcune persone hanno dei problemi con questo tipo di approccio, +questo per due ragioni: + + - ammettere di essere degli idioti è più difficile di quanto sembri. A tutti + noi piace mantenere le apparenze, ed uscire allo scoperto in pubblico per + ammettere che ci si è sbagliati è qualcosa di davvero impegnativo. + - avere qualcuno che ti dice che ciò su cui hai lavorato nell'ultimo anno + non era del tutto valido, può rivelarsi difficile anche per un povero ed + umile ingegnere, e mentre il **lavoro** vero era abbastanza facile da + cancellare, dall'altro canto potreste aver irrimediabilmente perso la + fiducia di quell'ingegnere. E ricordate che l'"irrevocabile" era quello + che avevamo cercato di evitare fin dall'inizio, e la vostra decisione + ha finito per esserlo. + +Fortunatamente, entrambe queste ragioni posso essere mitigate semplicemente +ammettendo fin dal principio che non avete una cavolo di idea, dicendo +agli altri in anticipo che la vostra decisione è puramente ipotetica, e che +potrebbe essere sbagliata. Dovreste sempre riservarvi il diritto di cambiare +la vostra opinione, e rendere gli altri ben **consapevoli** di ciò. +Ed è molto più facile ammettere di essere stupidi quando non avete **ancora** +fatto quella cosa stupida. + +Poi, quando è realmente emersa la vostra stupidità, le persone semplicemente +roteeranno gli occhi e diranno "Uffa, no, ancora". + +Questa ammissione preventiva di incompetenza potrebbe anche portare le persone +che stanno facendo il vero lavoro, a pensarci due volte. Dopo tutto, se +**loro** non sono certi se sia una buona idea, voi, sicuro come la morte, +non dovreste incoraggiarli promettendogli che ciò su cui stanno lavorando +verrà incluso. Fate si che ci pensino due volte prima che si imbarchino in un +grosso lavoro. + +Ricordate: loro devono sapere più cose sui dettagli rispetto a voi, e +solitamente pensano di avere già la risposta a tutto. La miglior cosa che +potete fare in qualità di dirigente è di non instillare troppa fiducia, ma +invece fornire una salutare dose di pensiero critico su quanto stanno facendo. + +Comunque, un altro modo di evitare una decisione è quello di lamentarsi +malinconicamente dicendo : "non possiamo farli entrambi e basta?" e con uno +sguardo pietoso. Fidatevi, funziona. Se non è chiaro quale sia il miglior +approccio, lo scopriranno. La risposta potrebbe essere data dal fatto che +entrambe i gruppi di lavoro diventano frustati al punto di rinunciarvi. + +Questo può suonare come un fallimento, ma di solito questo è un segno che +c'era qualcosa che non andava in entrambe i progetti, e il motivo per +il quale le persone coinvolte non abbiano potuto decidere era che entrambe +sbagliavano. Voi ne uscirete freschi come una rosa, e avrete evitato un'altra +decisione con la quale avreste potuto fregarvi. + + +2) Le persone +------------- + +Ci sono molte persone stupide, ed essere un dirigente significa che dovrete +scendere a patti con questo, e molto più importate, che **loro** devono avere +a che fare con **voi**. + +Ne emerge che mentre è facile annullare degli errori tecnici, non è invece +così facile rimuovere i disordini della personalità. Dovrete semplicemente +convivere con i loro, ed i vostri, problemi. + +Comunque, al fine di preparavi in qualità di dirigenti del kernel, è meglio +ricordare di non abbattere alcun ponte, bombardare alcun paesano innocente, +o escludere troppi sviluppatori kernel. Ne emerge che escludere le persone +è piuttosto facile, mentre includerle nuovamente è difficile. Così +"l'esclusione" immediatamente cade sotto il titolo di "non reversibile", e +diviene un no-no secondo la sezione :ref:`it_decisions`. + +Esistono alcune semplici regole qui: + + (1) non chiamate le persone teste di c*** (al meno, non in pubblico) + (2) imparate a scusarvi quando dimenticate la regola (1) + +Il problema del punto numero 1 è che è molto facile da rispettare, dato che +è possibile dire "sei una testa di c***" in milioni di modi differenti [#f2]_, +a volte senza nemmeno pensarci, e praticamente sempre con la calda convinzione +di essere nel giusto. + +E più convinti sarete che avete ragione (e diciamolo, potete chiamare +praticamente **tutti** testa di c**, e spesso **sarete** nel giusto), più +difficile sarà scusarvi successivamente. + +Per risolvere questo problema, avete due possibilità: + + - diventare davvero bravi nello scusarsi + - essere amabili così che nessuno finirà col sentirsi preso di mira. Siate + creativi abbastanza, e potrebbero esserne divertiti. + +L'opzione dell'essere immancabilmente educati non esiste proprio. Nessuno +si fiderà di qualcuno che chiaramente sta nascondendo il suo vero carattere. + +.. [#f2] Paul Simon cantava: "50 modi per lasciare il vostro amante", perché, + molto francamente, "Un milione di modi per dire ad uno sviluppatore + Testa di c***" non avrebbe funzionato. Ma sono sicuro che ci abbia + pensato. + + +3) Le persone II - quelle buone +------------------------------- + +Mentre emerge che la maggior parte delle persone sono stupide, il corollario +a questo è il triste fatto che anche voi siete fra queste, e che mentre +possiamo tutti crogiolarci nella sicurezza di essere migliori della media +delle persone (diciamocelo, nessuno crede di essere nelle media o sotto di +essa), dovremmo anche ammettere che non siamo il "coltello più affilato" del +circondario, e che ci saranno altre persone che sono meno stupide di quanto +lo siete voi. + +Molti reagiscono male davanti alle persone intelligenti. Altri le usano a +proprio vantaggio. + +Assicuratevi che voi, in qualità di manutentori del kernel, siate nel secondo +gruppo. Inchinatevi dinanzi a loro perché saranno le persone che vi renderanno +il lavoro più facile. In particolare, prenderanno le decisioni per voi, che è +l'oggetto di questo gioco. + +Quindi quando trovate qualcuno più sveglio di voi, prendetevela comoda. +Le vostre responsabilità dirigenziali si ridurranno in gran parte nel dire +"Sembra una buona idea - Vai", oppure "Sembra buono, ma invece circa questo e +quello?". La seconda versione in particolare è una gran modo per imparare +qualcosa di nuovo circa "questo e quello" o di sembrare **extra** dirigenziali +sottolineando qualcosa alla quale i più svegli non avevano pensato. In +entrambe i casi, vincete. + +Una cosa alla quale dovete fare attenzione è che l'essere grandi in qualcosa +non si traduce automaticamente nell'essere grandi anche in altre cose. Quindi +dovreste dare una spintarella alle persone in una specifica direzione, ma +diciamocelo, potrebbero essere bravi in ciò che fanno e far schifo in tutto +il resto. La buona notizia è che le persone tendono a gravitare attorno a ciò +in cui sono bravi, quindi non state facendo nulla di irreversibile quando li +spingete verso una certa direzione, solo non spingete troppo. + + +4) Addossare le colpe +--------------------- + +Le cose andranno male, e le persone vogliono qualcuno da incolpare. Sarete voi. + +Non è poi così difficile accettare la colpa, specialmente se le persone +riescono a capire che non era **tutta** colpa vostra. Il che ci porta +sulla miglior strada per assumersi la colpa: fatelo per qualcun'altro. +Vi sentirete bene nel assumervi la responsabilità, e loro si sentiranno +bene nel non essere incolpati, e coloro che hanno perso i loro 36GB di +pornografia a causa della vostra incompetenza ammetteranno a malincuore che +almeno non avete cercato di fare il furbetto. + +Successivamente fate in modo che gli sviluppatori che in realtà hanno fallito +(se riuscite a trovarli) sappiano **in privato** che sono "fottuti". +Questo non per fargli sapere che la prossima volta possono evitarselo ma per +fargli capire che sono in debito. E, forse cosa più importante, sono loro che +devono sistemare la cosa. Perché, ammettiamolo, è sicuro non sarete voi a +farlo. + +Assumersi la colpa è anche ciò che vi rendere dirigenti in prima battuta. +È parte di ciò che spinge gli altri a fidarsi di voi, e vi garantisce +la gloria potenziale, perché siete gli unici a dire "Ho fatto una cavolata". +E se avete seguito le regole precedenti, sarete decisamente bravi nel dirlo. + + +5) Le cose da evitare +--------------------- + +Esiste una cosa che le persone odiano più che essere chiamate "teste di c****", +ed è essere chiamate "teste di c****" con fare da bigotto. Se per il primo +caso potrete comunque scusarvi, per il secondo non ve ne verrà data nemmeno +l'opportunità. Probabilmente smetteranno di ascoltarvi anche se tutto sommato +state svolgendo un buon lavoro. + +Tutti crediamo di essere migliori degli altri, il che significa che quando +qualcuno inizia a darsi delle arie, ci da **davvero** fastidio. Potreste anche +essere moralmente ed intellettualmente superiore a tutti quelli attorno a voi, +ma non cercate di renderlo ovvio per gli altri a meno che non **vogliate** +veramente far arrabbiare qualcuno [#f3]_. + +Allo stesso modo evitate di essere troppo gentili e pacati. Le buone maniere +facilmente finiscono per strabordare e nascondere i problemi, e come si usa +dire, "su internet nessuno può sentire la vostra pacatezza". Usate argomenti +diretti per farvi capire, non potete sperare che la gente capisca in altro +modo. + +Un po' di umorismo può aiutare a smorzare sia la franchezza che la moralità. +Andare oltre i limiti al punto d'essere ridicolo può portare dei punti a casa +senza renderlo spiacevole per i riceventi, i quali penseranno che stavate +facendo gli scemi. Può anche aiutare a lasciare andare quei blocchi mentali +che abbiamo nei confronti delle critiche. + +.. [#f3] Suggerimento: i forum di discussione su internet, che non sono + collegati col vostro lavoro, sono ottimi modi per sfogare la frustrazione + verso altre persone. Di tanto in tanto scrivete messaggi offensivi col ghigno + in faccia per infiammare qualche discussione: vi sentirete purificati. Solo + cercate di non cagare troppo vicino a casa. + +6) Perché io? +------------- + +Dato che la vostra responsabilità principale è quella di prendervi le colpe +d'altri, e rendere dolorosamente ovvio a tutti che siete degli incompetenti, +la domanda naturale che ne segue sarà : perché dovrei fare tutto ciò? + +Innanzitutto, potreste diventare o no popolari al punto da avere la fila di +ragazzine (o ragazzini, evitiamo pregiudizi o sessismo) che gridano e bussano +alla porta del vostro camerino, ma comunque **proverete** un immenso senso di +realizzazione personale dall'essere "in carica". Dimenticate il fatto che voi +state discutendo con tutti e che cercate di inseguirli il più velocemente che +potete. Tutti continueranno a pensare che voi siete la persona in carica. + +È un bel lavoro se riuscite ad adattarlo a voi. diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/submit-checklist.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/submit-checklist.rst index 995ee69fab11..3e575502690f 100644 --- a/Documentation/translations/it_IT/process/submit-checklist.rst +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/submit-checklist.rst @@ -117,7 +117,7 @@ sottomissione delle patch, in particolare sorgenti che ne spieghi la logica: cosa fanno e perché. 25) Se la patch aggiunge nuove chiamate ioctl, allora aggiornate - ``Documentation/ioctl/ioctl-number.rst``. + ``Documentation/userspace-api/ioctl/ioctl-number.rst``. 26) Se il codice che avete modificato dipende o usa una qualsiasi interfaccia o funzionalità del kernel che è associata a uno dei seguenti simboli diff --git a/Documentation/translations/it_IT/riscv/patch-acceptance.rst b/Documentation/translations/it_IT/riscv/patch-acceptance.rst new file mode 100644 index 000000000000..edf67252b3fb --- /dev/null +++ b/Documentation/translations/it_IT/riscv/patch-acceptance.rst @@ -0,0 +1,40 @@ +.. include:: ../disclaimer-ita.rst + +:Original: :doc:`../../../riscv/patch-acceptance` +:Translator: Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it> + +arch/riscv linee guida alla manutenzione per gli sviluppatori +============================================================= + +Introduzione +------------ + +L'insieme di istruzioni RISC-V sono sviluppate in modo aperto: le +bozze in fase di sviluppo sono disponibili a tutti per essere +revisionate e per essere sperimentare nelle implementazioni. Le bozze +dei nuovi moduli o estensioni possono cambiare in fase di sviluppo - a +volte in modo incompatibile rispetto a bozze precedenti. Questa +flessibilità può portare a dei problemi di manutenzioni per il +supporto RISC-V nel kernel Linux. I manutentori Linux non amano +l'abbandono del codice, e il processo di sviluppo del kernel +preferisce codice ben revisionato e testato rispetto a quello +sperimentale. Desideriamo estendere questi stessi principi al codice +relativo all'architettura RISC-V che verrà accettato per l'inclusione +nel kernel. + +In aggiunta alla lista delle verifiche da fare prima di inviare una patch +------------------------------------------------------------------------- + +Accetteremo le patch per un nuovo modulo o estensione se la fondazione +RISC-V li classifica come "Frozen" o "Retified". (Ovviamente, gli +sviluppatori sono liberi di mantenere una copia del kernel Linux +contenente il codice per una bozza di estensione). + +In aggiunta, la specifica RISC-V permette agli implementatori di +creare le proprie estensioni. Queste estensioni non passano +attraverso il processo di revisione della fondazione RISC-V. Per +questo motivo, al fine di evitare complicazioni o problemi di +prestazioni, accetteremo patch solo per quelle estensioni che sono +state ufficialmente accettate dalla fondazione RISC-V. (Ovviamente, +gli implementatori sono liberi di mantenere una copia del kernel Linux +contenente il codice per queste specifiche estensioni). |